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La Storia della carta

La storia della carta... parte da lontano

La storia della carta

Nel 105 d.C. Ts’ai Lun informa l’imperatore della Cina di aver fabbricato un nuovo materiale adatto alla scrittura, usando solo “vecchi stracci, reti da pesca e scorza d’albero”.

 

La tecnica era davvero rivoluzionaria perché si basava sull’idea di intrecciare fibre ottenendo così un materiale leggero, economico e resistente. La carta si diffuse così in tutto l’impero cinese per poi arrivare in Giappone dalla Corea intorno al 610 d.C..

Fu un monaco, Dam Jing, a portarla fino a lì per diffondere la filosofia buddista e la cultura cinese. I giapponesi divennero ben presto molto abili nella fabbricazione di questo materiale, durante la quale lavoravano soprattutto la parte bianca della corteccia del gelso. Furono però gli arabi a portare questa rivoluzionaria invenzione in Europa: i Persiani già la conoscevano grazie agli scambi commerciali lungo le vie della seta, ma fu solo nel 751 che gli arabi riuscirono a carpire tutti i segreti della fabbricazione cinese della carta quando conquistarono Samarcanda e catturarono dei cartai cinesi. Fu proprio in questa città che nacque una delle più antiche cartiere: la carta di Samarcanda, realizzata con canapa e lino, divenne presto famosa e segnò l’inizio di un periodo di grande sviluppo
economico della regione che oggi corrisponde all’Uzbekistan.

Cartiere Samarcanda

Gli Arabi assorbirono e svilupparono il metodo cinese per fabbricare la carta dagli stracci e lo portarono in Spagna e in Italia, intorno al 1000 d.C. In realtà, all’inizio venne considerata come un prodotto di basso livello se paragonato alla pergamena, al punto che in un editto del 1221 Federico II ne proibì l’utilizzo per gli atti pubblici. Ma questo provvedimento non riuscì a fermare la diffusione della carta a tutti i livelli, perché era pratica ed economica.

Le Cartiere in Italia

La storia della carta incontra il suo periodo di splendore in Italia quando cominciarono a sorgere le prime cartiere. Famose, tra le altre, quelle di Fabriano, delle quali si fa menzione per la prima volta in documenti fabrianesi del 1283, scritti su una carta di fabbricazione locale che testimonia l’elevatissimo livello tecnico già raggiunto in quel periodo. Cartiere esistevano allora anche a Prato, ad Amalfi, a Venezia, a Cividale del Friuli eà in altri comuni. Ai cartai italiani spettano non pochi meriti nel processo di perfezionamento della produzione. Essi meccanizzarono la molitura degli stracci (che veniva prima eseguita manualmente), introdussero la collatura dei fogli con gelatina animale
(anziché con colle e succhi vegetali), crearono e regolamentarono i diversi tipi e formati di carta e, infine, introdussero nella fabbricazione della carta la «filigranatura» dei fogli.

Ai nostri giorni, i diversi tipi di carta e cartoncini sono utilizzati in tutti i settori, confermando il materiale come ancora attuale e sopratutto in linea con i tempi che cambiano. L’emergenza climatica e la necessità di riciclare trovano nella carta un valido alleato. Oggi la carta è infatti il materiale più riciclato in assoluto; viene prodotta dalla raccolta differenziata, non abbatte gli alberi, consente di risparmiare sul consumo di energia e acqua, di ridurre le emissioni di CO2, e inoltre contribuisce a risolvere il problema dei rifiuti. Acquista ora i tuoi prodotti in carta riciclata.

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